Il Tiglio (Tilia Cordata, platyphyllos, tormentosa) è una pianta molto dolce, un sedativo leggero che ci porta nel sonno molto dolcemente, quasi sentiamo il suo abbraccio, come una nonna quando ci canta una ninna nanna.

PROPRIETÀ

Bisogna distinguere la parte della pianta con la quale si vuole lavorare perché ognuna ha una virtù diversa.

Fiori e foglie hanno proprietà sedative nel trattamento di nervosismo, mal di testa dovuta allo stress, favoriscono il riposo notturno (tanto in infusioni, come in bagni), provocano sudorazione (ottimo per stati di catarro, raffreddamento e tosse).

L’Alburno di Tiglio è la parte di legno vivo e giovane che si trova tra la corteccia legnosa più esterna e il cuore della pianta, ha proprietà completamente diverse ai fiori, funziona benissimo come drenante delle vie urinarie e biliari, emicrania digestiva e digestione lenta.

Il gemmoderivato di Tilia Tormentosa, leggermente ipnotico, facilita il sonno, e aiuta nell’ansia accompagnata di palpitazioni.

Diciamo che è un albero delle mille proprietà e queste sono le più note, si potrebbe parlare del Tiglio e delle sue virtù per ore. Alle dosi raccomandate non crea controindicazioni, però consiglio sempre di rivolgersi a un naturopata o erborista di fiducia, si sconsiglia di assumere erbe spontaneamente, se non si ha una profonda conoscenza di esse. Informatevi bene prima di andare a raccogliere delle erbe, in alcune regioni è vietata o limitata la raccolta di alcuni tipi di piante, a causa dell’utilizzo intensivo.

UN PO’ DI STORIA E CURIOSITÀ

Il nome proviene dal greco “ptilon”, che significa “ala”, per la forma alata della brattea (la fogliolina più vicina al fiore). Altri dicono che il nome proviene da “telum” (giavellotto), perché anticamente il suo legno era utilizzato nella fabbricazione di quest’arma.

Il Tiglio emana un profumo intenso e dolciastro, ed è considerato l’albero della dolcezza, amicizia, fedeltà e amore; tutte le leggende e i miti accennano all’amore, al matrimonio, al focolare e alla fertilità.

Come il mito della ninfa Filira, figlia di Oceano e madre di Chirone. Filira quando partorì Chirone, mezzo uomo e mezzo cavallo, si vergognò tanto che chiese al padre di essere trasformata in albero, che da allora porta il suo nome in greco “ptilon”.

I Greci considerano il Tiglio sacro ad Afrodite, gli Enarei (che Afrodite aveva privato della virilità per aver saccheggiato un suo tempio) praticavano la divinazione con una corteccia di tiglio.

Laima, una delle tre manifestazioni del destino nella mitologia Lituana, associata alla fertilità, al matrimonio e al focolare domestico, ha come albero sacro il Tiglio, e le donne fanno le loro offerte a quest’albero.

Nella leggenda Filemone e Bauci, ai quali fu concesso un desiderio di Zeus per essere stato accolto nella loro dimora, chiesero di morire insieme per non dover passare per questa dolorosa separazione, il Dio alla loro morte li trasformò in un Tiglio e una Quercia uniti per il tronco e messi davanti alla porta del suo tempio. Per questo avere un tiglio davanti alla porta di casa protegge gli abitanti della stessa e crea un ambiente di tranquillità.

Nella mitologia germanica, l’eroe Sigfrido, si immerse nel sangue del drago che lui stesso aveva ucciso, così divenne invulnerabile e nessuna arma avrebbe mai potuto trapassare il suo corpo salvo che in un punto, laddove si era posata una foglia di tiglio.

Ed è in quel punto che fu colpito a morte da Brunilde, da lui amata e poi abbandonata. Per ultimo c’è una citazione di Einaudi nel “L’arboreto salvatico” che a me piace molto:

Qualche volta persino le api, quando con insistenza raccolgono nettare da certi tigli, vengono come assopite e si adagiano sull’erba all’ombra dell’albero...

Nemmeno le api non sono immuni a questa virtù sedativa e dolce del Tiglio.

PRATICA MAGICA

So che in tanti cercate delle piante per avere sogni lucidi o per ricordare i sogni e lavorare con loro, pero ho scelto questa pratica (un semplice infuso, che poi tanto semplice non è) per fare proprio il contrario, cioè, spegnere la mente e farla riposare. Per la Medicina Cinese, la mente deve spegnersi la notte, per far si che la nostra energia vada a pulire, risanare e ricaricare gli altri organi del corpo. Se continuiamo a far lavorare la mente, l’energia sarà indirizzata sempre verso di essa e la mattina ci sentiremo stanchi, e con il corpo totalmente scarico. Ricordate che i lavori con i “Sogni Sacri” si fanno nei periodi che ci sentiamo bene energeticamente.
Dopo questa premessa, ecco una pratica che funziona benissimo per chi soffre, anche, d’insonnia.

Mettere in un pentolino una tazza di acqua e spegnere il fuoco un po’ prima che arrivi a ebollizione, prendere una manciata di fiori e foglie di tiglio, e lasciandoli cadere nel acqua ripete questa formula:

Spirito del Tiglio
Fai la guardia ai miei sogni,
Guidami ad avere un sogno riparatore,
Nel sogno lascio le mie preoccupazioni
E al mio risveglio la mia mente sia presente e chiara,
Cosi sia!
Coprire il pentolino e lasciare in infusione non più di 4/5 minuti, filtrare (volendo si può dolcificare con un po’ di miele), bere l’infuso in un posto tranquillo un’ora prima di andare a dormire. Felici Sogni!

© L’Almanacco delle Streghe

Fonti
Dizionario di fitoterapia e piante medicinali di Enrica Campanini
Florario di Alfredo Cattabiani
I miei appunti sulle piante
Sabiduria ancestral de las plantas di Jesus Callejo Cabo