È molto raro che io riesca a ricordare i miei sogni, ma quando succede c’è sempre qualcosa di significativo, qualcosa mi ispira, che mi parla. In particolare quando hanno a che fare con mia Nonna. Mia Nonna era una donna campana dalla tempra d’acciaio, non mi ha mai parlato esplicitamente di magia, non era affatto una strega (e guai a definirla tale!), ma oggi so che nei suoi gesti, nelle sue parole, c’era un’infinità di saggezza popolare, che un animo attento e sensibile ai temi magici non avrebbe fatto fatica ad individuare.
Ho diversi sogni importanti i legati a mia Nonna che ho avuto negli ultimi anni. Sono importanti perché da essi ho tratto gli insegnamenti e l’ispirazione per creare alcuni piccoli rituali che fanno parte della mia pratica, estremamente semplici ma a cui sono molto affezionato.
E oggi voglio condividerne uno con voi.
O’ CUONZOLO
Ho fatto questo Sogno a ridosso di Samhain 2018.
Come ho già detto, mia Nonna era napoletana, e la mia vita è ricca di tradizione campane. Una che ricordo perfettamente è quella del così detto “Cuonzolo” (Il Consolatorio), che consiste nel portare un pacco di caffè e uno di zucchero ai familiari di un defunto quando li si va a trovare a casa per fare le condoglianze.
Zucchero e caffè vengono regalati per due motivi specifici: lo zucchero per addolcire il triste momento amato, il caffè per donare vigore e tirare su il morale.
Nel sogno, io e Nonna vagavamo con un pacco di zucchero e di caffè, senza riuscire a trovare la persona a cui consegnarlo. Un sogno senza risvolto finale. Solo un lungo peregrinare mio e dia mia nonna alla ricerca dei destinatari del nostro Consolatorio, senza riuscire a trovarli.
Ricordo di aver avuto una sensazione angosciante per qualche giorno, poiché attribuivo al Sogno un significato nefasto, come se qualcosa di brutto dovesse accadere. Poi però ho rivaluto e visto tutto sotto una prospettiva diversa. Il fatto di non riuscire a trovare il destinatario cui consegnare il cuonzolo, era in realtà qualcosa di positivo. Confermato poi dal fatto che a tutti gli effetti non successe nulla di terribile nei giorni a seguire.
Ho iniziato allora a rivedere il sogno più come un invito da parte di mia Nonna a volermi ricordare quest’usanza ispirandomi un piccolo rituale per gli Antenati e le Antenate.
IL RITO DEL CUONZOLO
Il Rito del Cuonzolo è uno di quegli esempi che dimostra quanto la magia possa anche essere estremamente semplice. Ma semplice non significa facile, come vedrete dalla grande parte emotiva che fa parte di questo rituale.
Nei giorni intorno al Sabbat di Samhain, o quando se ne ha voglia, prendetevi un momento per voi e per i vostri cari, eseguite tutte le operazioni rituali di prassi, meditate, benedite una ciotolina di zucchero e una di caffè e preparatevi una tazza di caffè calda, preparate il vostro Conzuolo.
Nei giorni intorno al Sabbat di Samhain, o quando se ne ha voglia, prendetevi un momento per voi e per i vostri cari, eseguite tutte le operazioni rituali di prassi, meditate, benedite una ciotolina di zucchero e una di caffè e preparatevi una tazza di caffè calda, preparate il vostro Conzuolo.
Il rito del Consolatorio è tanto una lamentatio quanto un rito in memoriam.
Certi dolori non passano mai del tutto, si impara a conviverci, magari non se ne parla più con nessuno. Durante il rito del Cuonzolo sentitevi invece liberi di poter ancora piangere se vi viene. Pur consapevoli che forse state piangendo più per voi stessi che per i vostri amati che ora hanno iniziato una nuova esistenza su un altro Piano. Ma siamo esseri umani e abbiamo i nostri limiti, così come abbiamo bisogno di quel contatto con quella persona che ormai non c’è più. Non c’è nulla di male nel piangere per il contatto fisico che abbiamo perso con i nostri cari.
E dopo che avrete pianto, consolatevi e onorate la memoria dei vostri cari bevendo e condividendo con loro un tazza di caffè caldo e dolce.
Inoltre secondo alcuni tradizioni, offrire caffè ai propri Antenati li aiutai a risvegliarsi e a mettere in moto le loro energie, perciò non stupitevi se mentre siete lì a ricordarli e a parlare con loro, doveste ricevere un messaggio.
Loro vi amano.
© L’Almanacco delle Streghe
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