Novembre è un mese associato ad Ecate.

L’associazione fra il mese e la dea inizia in realtà già dal 31 Ottobre, quando Ecate viene celebrata come Regina delle Streghe. La fine di Ottobre e l’inizio di Novembre sono inoltre giornate caratterizzate dal rendere onore ai nostri Antenati e in questo periodo si onora Ecate come Regina dei Morti e Psicopompo.

Ma la Stregoneria Moderna, ha istituito nel mese di Novembre altre due notti importanti legate ad Ecate e alla venerazione di due suoi aspetti diversi.

La notte del 16 Novembre, è diventata ormai conosciuta come La Notte di Ecate, e in questa celebrazione si onora Ecate nel suo aspetto di Sovrana dell’Oltretomba.

L’altra celebrazione invece, si tiene il 30 Novembre ed è dedicata a Ecate Custode dei Crocicchi.

LA NOTTE DI ECATE
16 NOVEMBRE DI OGNI ANNO

Se siete tra quelle streghe, pagani o devoti contemporanei che vogliono celebrare e onorare Ecate, assicuratevi di farlo soprattutto in questa data! Questa è la notte in cui Ecate si aggira sulla terra, guida la caccia selvaggia e ciascuno di noi deve recarsi al crocicchio per lasciare un'offerta a Ecate e ai defunti e poi andare via senza mai voltarsi indietro.

LE ORIGINI

La data del 16 Novembre è entrata ormai a tutti gli effetti tra le celebrazioni ufficiali legate a questa Dea, sebbene non vi sia traccia di questa celebrazione nell’antichità.

Sia Sorita d'Este, che Cyndi Brannen, che Beka Evie Bel, considerate le “anziane” delle moderne tradizioni di Ecate, nonché studiose e ricercatrici accreditate e rinomante, concordano sul fatto che questa sia una celebrazione del tutto nuovo e moderna.

LE MIE IPOTESI SULLE ORIGINI

Ma da dove sarebbe nata l'idea di questa data associata a Ecate? Ho provato a fare qualche ricerca e sono giunto a diverse ipotesi.

Sebbene concordi con le ricercatrici prima menzionate e sul fatto che sia una celebrazione del tutto contemporanea, è probabile che la sua ispirazione sia comunque radicata nell'antichità.

UNA PIOGGIA DI STELLE...

La Notte di Ecate viene oggi celebrata dal tramonto del 16 Novembre a quello del 17 Novembre. Le notti del 16/17/18 Novembre sono famose per essere le Notti delle Leonidi, uno degli sciami meteorici più importanti, che si verifica ogni anno, ma che ogni 33 anni raggiunge il suo apice con piogge di meteore intense e luminosissime.

Proprio per questo, su alcuni Calendari sempre moderni, si legge che queste notti sono sacre ad Asteria, la Titanide delle stelle e... madre di Ecate!

Uno degli sciami più intensi ci fu nel 2001, tenete a mente questa data perché ci torneremo fra poco...

UN SEMPLICE DEIPNON

L'altra ipotesi invece è che, essendo la descrizione della tradizionale celebrazione della Notte di Ecate del tutto simile a quella di un qualsiasi Deipnon mensile, è molto probabile che in origine, si trattasse semplicemente proprio di questo rito.

Potrebbe essere che qualche anno fa, qualcuno abbia scritto che il 16 Novembre si sarebbe tenuto un Deipnon per Ecate, senza specificare che si trattava di una celebrazione mensile, e così altri devono aver pensato che fosse una sorta di evento annuale. Ecco che il 16 Novembre divenne così l'annuale Notte di Ecate.

Quando sarebbe potuto succedere? Alcuni ipotizzano a partire dagli anni '80. Facendo una ricerca si può scoprire però che:

Nel 1982, il Novilunio cadde il 15 Novembre;
Nel 1990, il Novilunio cadde il 17 Novembre;
Nel 2001 (di nuovo la data di cui abbiamo già parlato), il Novilunio cadde il 15 Novembre;
Nel 2009, il Novilunio cadde il 16 Novembre.

Per avere un riscontro, bisognerebbe probabilmente consulatare le pubblicazioni, i calendari, gli almancchi soprattutto a tema pagano, di quegli anni e capire se qualche autore possa aver lasciato fraintendere che si trattase di una celebrazione annuale piuttosto che mensile.

Personalmente mi sembra molto probabile che tutto possa aver avuto inizio nel 2001, durante gli anni del boom del neopaganesimo, ma tanti affermano di ricordare questa festività anche negli anni antecedenti. 

Non abbiamo quindi alcuna certezza su quando si sia effettivamente cominciato a celebrare questa data.

LA FESTA DI SANT'HILDA

Secondo alcuni, potrebbe esistere anche una relazione tra la Notte di Ecate del 16 Novembre e il giorno di Sant'Hilda il 17 Novembre, probabilmente perché hanno associato a questa Santa tutta una serie di Divinità con aspetto di Megere o Anziane, o con caratteristiche ctonie, come Holda, Holle, Hel.

Le possibilità di provenienza di questa festa sono davvero diverse, e magari si tratta davvero una celebrazione antica, ma almeno fino ad oggi non vi è fonte che possa provarlo. 

UNA CELEBRAZIONE DEL NOSTRO TEMPO

Il fatto che questa possa essere una festa moderna la rende meno valida o importante? Secondo me assolutamente no. Solo perché qualcosa non affonda le sue radici nella notte dei tempi non è detto che non possa essere valido o non funzionare. Anzi, talvolta una festival moderno può essere migliore di uno antico, già solo per il semplice fatto che può adattarsi meglio alla nostra vita di praticanti contemporanei e al nostro contesto storico. Un esempio fra questi, è il Rito dei Sacri Fuochi di Ecate che si tiene in tutto il mondo ogni luna piena di Maggio, festività nata e creata grazie alla Covenant of Hekate di Sorita D’Este (ne parleremo a tempo debito).

Quindi che sia antico o moderno, non importa: un festival è un festival, e assume solo il significato che i suoi partecipanti gli danno.

COME CELEBRARE LA NOTTE DI ECATE

Sebbene non esista una fonte ufficiale su come celebrare questo festival, la maggior parte dei praticanti contemporanei, dedica questa notte al celebrazione dell’aspetto ctonio di Ecate, nel suo aspetto di Regina dell’Oltretomba. Così facendo, questa notte diventa a tutti gli effetti un momento perfetto per entrare in contatto con la nostra oscurità, intraprendere un viaggio nell’Oltretomba, e sacrificare ai piedi di Ecate quelle cose che possediamo dentro di noi che dobbiamo lasciar morire. Mentre delle parti verranno sacrificate, altre saranno recuperate, perché è solo liberandoci del vecchio, sacrificandolo, lasciandolo morire, che potremo fare spazio al nuovo.

IL RITO DEL DEATH WALKING

In quanto Madre Oscura e Regina degli Inferi, Ecate custodisce il grembo oscuro da cui tutte le streghe nascono e a cui faranno ritorno. Accedere nel suo regno ci dà l’opportunità di comprendere meglio il nostro viaggio, trovare guarigione e liberarci di quelle ombre che ci ostacolano, spianando così la strada alla rinascita.

Per questo motivo, la notte del 16 Novembre può essere dedicata al Rito del Death Walking, che consiste nel separarsi dal proprio corpo fisico, permettendogli di "morire" temporaneamente mentre si oltrepassa il Velo, diretti nel Mondo degli Spiriti per incontrare Ecate.

Questo particolare rito, (la versione qui fornita è ideate da Cyndi Brannen, fondatrice della Modern Hekatean Witchcraft) è fatto per trascinarci agli Inferi ed offrire ad Ecate tutte le ombre di cui siamo pronti a liberarci. È un’occasione importante perché potremo in questo modo liberarci del dolore passato, dei torti subiti, di nostri modi di comportarci sbagliati, malsani o nocivi, di tutte la falsità.

Scendiamo agli Inferi per trovare la cura ai nostri mali, ma potremo trovarla solo se prima siamo disposti a liberarci di essi.

Ecate ci insegna che senza morte non c'è vita. Se non ci liberiamo di ciò che ci fa male, non potremo mai essere accuditi. Lei è la Madre che dà la vita e che la distrugge. Ella accoglie e banchetta volentieri con il nostro dolore (uno dei suoi epiteti è Borboraphorba, la Mangiapeccati) affinché noi possiamo saziarci della sua generosità.

Il Death Walking è un lavoro spirituale profondo, in cui offriamo a Ecate Borboraphorba il nostro miasma interiore (ciò che impuro), in modo da poter lavorare per guarire la nostra ombra e iniziare un processo di rinascita.

Cercate la Dea con umiltà e onestà, o vi imbatterete nella sua ferocia.

Questo rituale vi aprirà agli spiriti degli Inferi. Chi lo ha praticato afferma di aver ricevuto messaggi dai propri cari estinti, dagli animali di potere e da altri spiriti guardiani. Persefone, è una dea che si incontra spesso in questo rituale, talvolta è la ad aprire il cancello e condurre i praticanti da Ecate.

Così come durante le notti del Deipnon lasciamo offerte agli incroci senza mai voltarci, durante questo rituale, dobbiamo lasciare andare ciò di cui vogliamo liberarci e andare via senza mai guardare indietro. Solo così potremo diventare custodi delle chiavi di Ecate, e proseguire sulla nostra strada come streghe sovrane di loro stesse e della loro vita, trasformandoci in coloro che camminano sul fuoco e che intessono la verità!

Scendere agli Inferi volutamente e con intenzione, è un atto radicale di trasformazione personale.

LA PREPARAZIONE

Per prepararsi a questo rituale, dovrete scegliere di cosa volete liberarvi, un'offerta simbolica che lo rappresenti e fare la purificazione rituale.

STABILIRE IL SACRIFICIO

Il rituale richiede un'offerta simbolica di ciò che volete lasciar morire, del vostro sacrificio emotivo.

Per esempio, potrebbe essere un anello che rappresenta una relazione passata o le chiavi di una vecchia casa. O ancora una foto, un qualsiasi altro tipo di oggetto che vi blocca. Qualcosa a cui ci si continua ad aggrappare nonostante questa cosa abbia bisogno di essere lasciata andare. Sappiate che quest’oggetto non vi appartiene più e non fa altro che alimentare la vostra ombra, pertanto va lasciato morire. Chiudete gli occhi e chiedetevi che cos'è che dovete offrire come sacrificio emotivo? Il vostro intuito vi guiderà.

L’ALTARE

Una volta scelta l’offerta, allestite il vostro altare. Fatelo sul pavimento per entrare in contatto con le energie ctonie e metteteci sopra i simboli cari ad Ecate: candele, torce, chiavi e un’immagine della Ruota di Ecate, per rappresentare il ciclo della vita.

I simboli sono potenti talismani che aiutano nell’evocazione e nella manifestazione. Se non potete allestire un vero e proprio altare, ricordate che una semplice candela può essere un portale altrettanto potente per evocare la Madre Oscura.

L’OLIO PSICOPOMPO

L’Olio Psicopompo è usato per l’unzione richiesta dal rituale. Se non si possiedono gli ingredienti per prepararlo, usate dell’olio di lavanda (9 gocce in un ¼ di olio di oliva).

Se invece volete creare l’Olio Psicopompo, avrete bisogno delle seguenti erbe:

*Astro o Aster: tiene lontani gli Spiriti Inquieti e attira quelli Benevoli (in alternativa: salvia);
*Benzoino: favorisce l’accesso ai Reami Spirituali (in alternativa: ginepro);
*Lavanda: protegge dagli Spiriti Erranti, purifica, calma la mente e tranquillizza;
*Artemisia: ottima per le abilità psichiche e la protezione;
*Semi di papavero: per entrare in contatto con il Velo, le visioni e i messaggi (in alternativa: spicchi d’aglio fresco, schiacciati);
*Rosa: calma le menti tanto dei vivi quanto dei morti e degli spiriti;
*Olio d’oliva: legato alla guarigione, agli spiriti e alla rinascita.

Per preparare l’olio, iniziate pestando in senso orario in un mortaio i semi di papavero. Aggiungete poi il benzoino (ne basta un pizzico) e continuate a pestare in senso orario. Aggiungete poi tutte le altre erbe nel seguente ordine: aster, rosa e artemisia. Mentre pestate le erbe, sempre in senso orario, potete intonare un mantra, un canto, o semplicemente sussurrare agli Spiriti Verdi delle erbe qual è la vostra intenzione e per cosa state risvegliando il loro potere. Mettete poi a macerare il tutto in 1/3 di olio d’oliva.

Cercate di preparare l’olio con un certo anticipo, perché più le erbe restano in macerazione più potente diventerà. Ma se non avete modo di farlo prima, potete anche usarlo subito. Potete ungere con l’olio tanto voi stessi quanto i simboli di Ecate sull’altare, per creare una connessione.

L’OFFERTA E IL BANCHETTO

Prima del Rito, premuratevi di preparare un pasto nutriente che consumerete alla fine. Può costituire anche l’offerta da condividere con Ecate. Preparate qualcosa a base di uova, pesce, formaggio o pane.

IL RITUALE TRIFORME

Prima del Rito di Death Walking, eseguite il Rituale Triforme: ovvero le operazioni di purificazione, protezione e benedizione.
*IL KHERNIPS: è un processo di purificazione che unisce i regni della terra, del mare e del cielo, attraverso l’uso delle erbe, dell’acqua e del fumo. Idealmente l’acqua usata dovrebbe essere una combinazione di acqua salata (acqua di mare) e acqua dolce (acqua piovana, di fiume, di sorgente). Avrete bisogno di un mazzetto essiccato di una pianta di purificazione come il ginepro o il timo. Usate una candela nera per dar fuoco alle erbe. Avrete bisogno anche di un piccolo calderone ignifugo e di un recipiente per l’acqua.

Versate l’acqua nel recipiente sacro. Accendete il mazzetto di erbe che avete scelto. Lasciate che prenda fuoco e poi rapidamente immergetelo nell’acqua. Sollevate il recipiente in alto verso il cielo, poi in basso a rappresentare le profondità del mare, e infine davanti al vostro cuore per rappresentare la terra.

Lavatevi le mani e la faccia con l’acqua. Purificate i centri energetici della radice, del cuore e del terzo occhio, immergendo un dito nell’acqua e disegnando tre cerchi in senso antiorario e ripetendo:

“Mi purifico con quest’acqua sacra”.

*LA PROTEZIONE: Per proteggere voi stessi e lo spazio rituale, accendete il Sacro Fuoco di Ecate, rappresentato da una candele che avrete consacrato e vestito con oli adatti, e girate in senso orario nella stanza dove eseguirete il rito per tre volte in senso orario creando un cerchio magico. Il Fuoco Sacro, è una fiamma che allo stesso tempo protegge il vostro spazio schermandolo e alimenta il vostro rito benedicendolo.

*LA BENEDIZIONE: Per la benedizione, basta accendere un incenso. La cosa migliore è creare un incenso artigianale con erbe e resine, piuttosto che il classico bastoncino. Una mistura di alloro, artemisia e salvia è generalmente la più classica e adatta per benedire qualsiasi tipo di rito. Accendete un carboncino, metteteci sopra le erbe, respirate profondamente il suo fumo e poi con una piuma spargete il fumo e le benedizioni degli Spiriti Verdi tutt’intorno al vostro spazio per benedirlo.

IL RITO

Sedetevi o sdraiatevi a terra, davanti al vostro altare. Mentre invocate Ecate, usate l’Olio Psicopompo per ungervi.Per questo rito vi ungerete sotto le piante dei piedi, dietro le ginocchia, e sul centro energetico della radice (evitate la zona genitale, usate piuttosto la parte bassa della zona sacrale, o sotto l’ombelico), queste sono le vostre parti più ctonie, a stretto contatto con la terra. Ungete anche il centro del cuore, per aprirvi al viaggio in onestà, e il centro della corona per scivolare via dal vostro corpo. Ungete con l’olio anche l’oggetto che sacrificherete, di modo da poterlo trasportare con voi in questo viaggio spiritico.

L’INVOCAZIONE

Saluto o onoro l’Oscurità che vive dentro e fuori.
Saluto e onoro Ecate, Regina Ctonia dell’Oltretomba.
Tu alzi le torce che illuminano il mio cammino.
Ti rendo onore con questo sacrificio.
Lascio volontariamente morire tutto ciò che non mi appartiene più.
Nella morte, troverò la vita e rinascerò.
All’oscurità che vive in me,
E alla Sacra Oscurità che tu incarni
Offro questo…
(Descrivete la vostra offerta, cosa rappresenta per voi e dichiarate il motivo per cui intendente liberarvene)
Accetta questa mia offerta sincera,
Potente Regina della Notte e Dea delle Streghe,
Cammino con te verso l’Oltretomba,
Alla ricerca della saggezza del tuo sguardo,
Possa io essere capace di aprire i cancelli della mia verità,
E capire i tuoi grandi misteri.
Onoro Te e l’oscurità che vive in me.
Sono grato alla mia Ombra perché mi dona protezione.
Le mie debolezze sono la mia forza,
E i miei fallimenti sono grandi insegnamenti.
Saluto e Onoro l’Oltretomba.
Saluto e Onoro Ecate Ctonia.

Dopo quest’invocazione, chiudete gli occhi, respirate e praticate centering e groundng, visualizzando e sentendo le vostre radici che arrivano sempre più in profondità.

Adesso inizia il vostro viaggio.

LA SOGLIA INFERA

Con la pratiche che più vi appartiene (meditazione, viaggio sciamanico, viaggio astrale, trance…), scivolate fuori dal vostro corpo attraverso il chakra della corona, e lasciate che il vostro corpo eterico scenda nel Mondo di Sotto. Qui troverete la Soglia Infera.

Potreste visualizzare o vedere davanti a voi un portale, un cancello, una nebbia, un incrocio, un velo o una soglia di qualsiasi altro tipo. Attraversate questo luogo liminale.

Qui potreste trovare subito Ecate, oppure i vostri Antenati, le vostre Guide, i vostri Alleati o Persefone. Ascoltate se hanno dei messaggi o delle richieste per voi. Chiedetegli di accompagnarvi da Ecate. Non prestate attenzione a chi non conoscete.

Quando sarete al cospetto di Ecate, datele la vostra offerta e chiedetele di liberarvi di ciò che non vi occorre più per iniziare la vostra rinascita.

Ascoltate i suoi messaggi, i suoi consigli, le sue parole di saggezza e accogliete i suoi doni e le sue richieste.

Quando Ecate avrà terminato, ringraziatela e tornate indietro. Non trattenetevi con nessun altro e non fatevi accompagnare da nessuno, conoscete ormai la strada. Tornate nel vostro corpo, e lentamente riprendete coscienza. Riassorbite le radici e aprite gli occhi. Riportate l’esperienza sul vostro diario personale.

Poi tornate al vostro altare, ringraziate Ecate, fatele la vostra offerta di cibo, banchettate e nutritevi per ricaricarvi. Lasciate per tutta la notte l’oggetto sacrificato sull’altare e al mattino dopo liberatevene fisicamente portandola insieme all’offerta ad Ecate, ad un incrocio.

Preparatevi ora ad iniziare il vostro processo di rinascita, grazie ai doni di Ecate.

© L’Almanacco delle Streghe