La Magia dei Nodi è una delle pratiche più ancestrali che ci sia stata tramandata. È una forma di magia che ritroviamo praticamente in ogni cultura e tradizione.
UNA MAGIA ANTICA
UNA MAGIA ANTICA
Tra le fonti più antiche che menzionano la magia dei nodi, troviamo alcuni testi assiri e greci. In un incantesimo assiro, si dice che fare un nodo alla propria stola invocando il nome del Dio del Sole, prima di accedere nella stanza del Re, di modo da ottenere i favori del sovrano.
In Grecia invece, un antico incantesimo d’amore, prevedeva l’intrecciare insieme canapa e lana rossa, annodarla 14 volte, e ad ogni nodo recitare un incantesimo. Infine, la corda veniva legata intorno alla vita per attirare un amante o per stimolare il desiderio. Mentre annodare una corda color lapislazzuli all’orlo della propria tunica, garantiva favori e prosperità da parte dei sovrani.
UNA MAGIA DIMENTICATA
Eppure, nonostante sia un tipo di pratica così antica e universale, la magia dei nodi pare essere stata dimenticata, anche tra i praticanti contemporanei.
Probabilmente questo è dovuto alla sua “semplicità” (da non confondere con “facilità”). La magia nel corso dei secoli si è arricchita di grandi cerimoniali, di strumenti pomposi e complessi gesti coreografici.
Sicuramente però, la magia dei nodi, ha saputo rimaner ben radicato nelle pratiche più popolari e folcloristiche, talvolta scambiata anche per quella “semplice saggezza antica” che consideriamo spuria di magia, quando invece ne è pregna. Un esempio? Quante volte le vostre nonne vi hanno invitato ad annodare un cordino intorno al polso, al dito, o a fare un nodo ad un fazzoletto per far sì che non dimenticaste qualcosa d’importante? Ecco, questo è un semplice esempio di mangia dei nodi camuffata.
I NODI E LA MAGIA DEI VENTI
A livello folcloristico e tradizionale, le Streghe sono sempre state collegate all’arte di saper richiamare i venti. In particolare, sull’Isola di Mann si dice che le Streghe vendessero i venti ai marinai, proprio attraverso la magia dei nodi. Queste Streghe vendevano una corda annodata in tre punti, il marinaio scioglieva il primo nodo per suscitare una brezza leggera, due nodi per un vento più forte, tre per un vento di tempesta, utile soprattutto per affondare le imbarcazioni nemiche.
Più in generale la Magia dei Nodi è sempre stata associata all'Ars Tempestaria, oltre ai venti si legavano o scioglevano nodi per scatenare pioggia e tempeste, o farle cessare.
Più in generale la Magia dei Nodi è sempre stata associata all'Ars Tempestaria, oltre ai venti si legavano o scioglevano nodi per scatenare pioggia e tempeste, o farle cessare.
UNA MAGIA OSCURA
Forse proprio per questo, la magia dei nodi vanta anche la nomina di essere una tra le forme più oscure di magia. Probabilmente ciò è dovuto anche al suo uso all’interno di tutte quelle pratiche di legamento, che vanno a violare il libero arbitrio altrui.
ANNODARE E SCIOGLIERE
Il principio che sta alla base della magia dei nodi, è essenzialmente semplice: stringendo il nodo si lega il proprio desiderio o il proprio intento che viene attivato all’interno del nodo stesso.
In alcune forme e tradizioni dei magia dei nodi, lo sciogliere i nodi è un atto tanto importante quanto l’annodatura. Sciogliere i nodi può essere usato come atto apotropaico per sciogliere e bandire le energie negative. Nelle tradizioni celtiche per esempio, legare e poi sciogliere i nodi si pensava servisse a legare e garantire protezione o soddisfare una richiesta prima, e poi, slegandoli, a liberare l'energia positiva intorno a sé.
Esistono anche testimonianze secondo cui i nodi venivano sciolti per curare le malattie e aiutare il parto.
UNA MAGIA SEMPLICE MA COMPLESSACome abbiamo già detto, a livello pratico la magia dei nodi sembra essere semplice, accessibile ed immediata, poiché tutto ciò di cui si ha in effetti bisogno è un pezzo di corda, di spago, di nastro… e di un desiderio.
Tuttavia è una delle forme di magia tra più difficili da padroneggiare (forse per questo veniva associata all’imprevedibile magia dei venti): questo perché quando si desidera ardentemente qualcosa, far rimanere bilanciati, allineati e lucidi desiderio, intento e volontà mantenendo allo stesso tempo una salda concentrazione che non venga sovrastata dall’emotività, può essere complicato, e allontanarci così dal successo del nostro incantesimo.
Tradizionalmente la magia dei nodi viene spesso impiegata per la guarigione, l'amore, il sesso e gli incantesimi di protezione così come, più notoriamente, per le maledizioni.
PICCOLI ANEDDOTI SULLA MAGIA DEI NODI
Si dice che una donna che voglia praticare la magia dei nodi, dovrebbe farlo con i capelli sciolti e non legati. Nodi tra i capelli, trecce, code, potrebbe influire o inibire l’incantesimo dei nodi.
Tuttavia se invece si vuole adoperare la magia dei nodi per scopi protettivi, avere i capelli legati intrecciati, o indossare abiti cui sono stati fatti dei nodi, o intrecciati a maglia, possono favorire l’incantesimo di protezione.
Si dice che se al mattino ci si sveglia con i capelli annodati o intrecciati, vuol dire che Fate e Folletti sono venuti di notte a giocare fra di essi.
Trovare una treccia di capelli, o altre cose annodate, nella propria federe del cuscino, o nel terreno della propria proprietà, è una forma di fattura.
INCANTESIMO DEI 9 NODI
L’incantesimo più popolare tra queste pratiche, è il famoso Incantesimo dei 9 Nodi.
Si prende un cordino, un nastro, uno spago e lo si carica tra le proprie mani, concentrandosi sul proprio desiderio e obiettivo (attenzione: i nodi sono 9 ma l’obiettivo, in questo caso, deve essere uno).
Una volta caricato, si iniziando a fare 9 nodi, annodandoli e pronunciando ad ogni nodo il verso corrispondendo di quest’incantesimo (questa versione dell’incantesimo è una mia creazione personale):
Con il primo nodo legato, l’incantesimo è lanciato.
Con il secondo nodo e la mia preghiera, l’incantesimo si avvera.
Stringo ora il nodo tre, come voglio, così è.
Nodo quattro al mio volere, dona tutto il tuo potere.
Nodo quinto, ti lego stretto, e il mio volere in te proietto.
Con il sesto nodo legato, l’incantesimo è fissato.
Nodo sette, questo è il momento, manifesta il cambiamento.
Nodo ottavo, ecco qua, sia fatta la mia volontà.
Nodo nove, ultima richiesta, quel che è fatto si manifesta!
A questo punto esistono due scuole di pensiero su come procedere.
La prima dice di tenere il cordino così annodato sul proprio altare, finché non otterrete ciò che avete chiesto. A quel punto sciogliete i nodi e seppellite o bruciate il cordino.
La seconda invece, prevede che per i 9 giorni consecutivi alla creazione del cordino, si sciolga un nodo al giorno, rilasciando gradualmente l’energia e l’intento contenuto in ciascun nodo, fino a giungere all’ultimo cui seguirà la manifestazione dell’intento.
© L’Almanacco delle Streghe
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