Se siete cresciuti scrivendo le letterine a Babbo Natale, probabilmente siete abituati a scindere le celebrazioni natalizie tra sacro e profano.
Babbo Natale è legato alle letterine, ai centri commerciali, ai caminetti e ai doni. Gesù Bambino è legato alla Chiesa, alla messa di mezzanotte, alla nascita del Salvatore. Tuttavia, nel 1845 nei paesi anglofoni, inizió a diffondersi un nuovo soprannome per Babbo Natale ovvero quello di "Kris Kringle", che si scoprirà in seguito, essere in realtà un adattamento del tedesco Christkindl, diminutivo di Christkind, il Cristo Bambino. In alcune parti d'Europa, è il Bambin Gesù a consegnare i regali e ad allestire l'albero di Natale. Più spesso però, la figura di Christkind è associata ad una ragazza, che non si sforza di sembrare un ragazzo, che si veste con un velo e indossa bianche gonne da sposa.
CHRISTKIND
Babbo Natale è legato alle letterine, ai centri commerciali, ai caminetti e ai doni. Gesù Bambino è legato alla Chiesa, alla messa di mezzanotte, alla nascita del Salvatore. Tuttavia, nel 1845 nei paesi anglofoni, inizió a diffondersi un nuovo soprannome per Babbo Natale ovvero quello di "Kris Kringle", che si scoprirà in seguito, essere in realtà un adattamento del tedesco Christkindl, diminutivo di Christkind, il Cristo Bambino. In alcune parti d'Europa, è il Bambin Gesù a consegnare i regali e ad allestire l'albero di Natale. Più spesso però, la figura di Christkind è associata ad una ragazza, che non si sforza di sembrare un ragazzo, che si veste con un velo e indossa bianche gonne da sposa.
CHRISTKIND
La figura di Christkind sembra che abbia radici in una leggenda nata nell'Alsazia, che parla di un bambino che porta regali per conto di Gesù Bambino. A sostegno di quest'ultima tesi parla il fatto che viene sempre rappresentato come un bambino asessuato, e che il nome Christkind è di genere neutro in lingua tedesca. Christkindl (diminutivo di Christkind) è anche sinonimo di "regalo di Natale" in lingua tedesca.
In Repubblica Ceca, Christkind non si vede mai: dispone i doni e a volte allestisce anche l'albero a porte chiuse, senza farsi vedere da nessuno, poi suona una piccola campanella per segnalare la sua ripartenza. Non importa quanto velocemente i bambini corrano dietro al suono della campanella, non riusciranno mai a vederl*.
In Germania, invece, a Christkind piace molto apparire, tant’è che tradizionalmente si può trovare presso il mercatino di Natale di Norimberga con un vestito d’oro, una corona d'oro e lunghi riccioli gialli; sempre interpretato da un'adolescente. Ed è qui, a partire dal 1969, che la città di Norimberga ha consolidato l'immagine di Christkind come donna.
Tuttavia, a ben vendere, il passaggio da figura maschile a femminile non è uno trovata recente; le prime illustrazioni di Christkind intenta nel "suo" giro di consegne dei regali, mostrano una ragazza con capelli chiari e fluenti, un abito bianco e una corona di candele sulla testa. Inoltre nel Medioevo, durante le Sacre Rappresentazioni di Natale, l’Angelo che annunciava la nascita di Cristo, era uno dei protagonista, spesso l’attore che lo interpretava era vestito in abiti dorati con un'aureola dorata. Questo personaggio sarebbe stato interpretato da una ragazza. Col passare del tempo, l'immagine eterea e dorata dell'angelo si confuse e sovrappose con l'immagine del Bambin Gesù.
La figura di Gesù Bambino come etereo portatore di doni può essere fatta risalire all'inizio del XVII secolo, nella Germania protestante come reazione contro il culto cattolico di San Nicola. La tradizione di Christkind in questo caso, trae le sue origini da Martin Lutero. Nel medioevo i bambini tedeschi ricevevano i loro doni il giorno di San Nicola (6 dicembre). I protestanti rifiutavano la venerazione dei Santi cattolici, ma non per questo volevano rinunciare alla tradizione di fare dei piccoli regali ai loro figli. Lutero impose il giorno di Natale per i doni e sostituì il santo con il Christkind.
Durante il XIX secolo venne adottato in molte aree cattoliche, mentre nelle regioni protestanti cominciò a perdere gradualmente importanza, per essere infine sostituito dal secolare Weihnachtsmann (Babbo Natale in tedesco).
In Alsazia si Christkind si imbiancava il viso con la farina per nascondere la sua identità ai bambini del quartiere e per creare un maggiore contrasto tra lei e il suo compagno di viaggio, il nero Hans Trapp, altro nome con cui era conosciuto da quelle parti Knecht Ruprecht. Christkind Portava una campana in una mano per annunciare il loro arrivo.
Nella piccolissima cittadina di Hallwil, nella regione del Seetal nella Svizzera centro-settentrionale, la Wienechts-Chindli, o "BambinA di Natale", e il suo colorato seguito continuano ancora oggi a sfilare durante la vigilia di Natale. La Wienechts-Chindli appare completamente velata, con tantissimi strati di tulle tenuti da una corona d'oro. Nell'Ottocento, quando l'usanza era più diffusa in tutto il Seetal, questa bambina di Natale, come la sua invisibile controparte ceca, consegnava l'albero di Natale alla casa in cui si recava. Ora la sua visita è l'occasione per accendere le candele sui rami dell’Abero di Natale.
Nella sua forma attuale, Christkind sembra un incrocio tra una sposa di stile occidentale e una principessa afgana. Di solito ha circa tredici anni, così come le sue "damigelle", che sono sempre in numero di sei. Non ci si può aspettare che le damigelle indossino la stessa cosa anno dopo anno, e i loro costumi hanno subito sottili cambiamenti nel corso del tempo. Nell'Ottocento le damigelle, così come Christkind, si vestivano di bianco, ma nella prima metà del Novecento sono passate ad abiti più sfarzosi.
Dal 1950 circa, hanno iniziato a vestirsi tutte uguali, e ora compaiono incappucciate da mantelli, portano lanterne e cestini di regali e cantano canzoni natalizie in ogni casa che visitano.
Una frazione della città austriaca di Steyr si chiama Christkindl, da un santuario che vi si trova. Dal 1950, ogni dicembre le poste austriache vi istituiscono un ufficio postale speciale che raccoglie le lettere spedite al Christkind. Mediamente due milioni di lettere all'anno passano attraverso questo ufficio.
© L’Almanacco delle Streghe