Inizia oggi un'altra piccola mini-serie di approfondimenti.
Siamo nel Tempo del Calderone, ancora accolti dall’oscurità del grembo della Anziana dell’Inverno, in attesa di trovare quella spinta che ci porterà a godere dei primi tiepidi raggi di Imbolc.
In questa Stagione Liminale, possiamo ancora godere dei doni dello Specchio Nero della Madre, e scrutare al di là dei Veli della Realtà Ordinaria.
Per questo motivo ho deciso di iniziare un viaggio in cui vi parlerò di Sibille, Oracoli Antichi, Profetesse e Pitonesse.
IN ORIGINE FU CARMENTA
Nel periodo dell'anno che va dall'11 al 15 Gennaio, si tenevano a Roma i Carmentalia, ovvero quattro giorni di feste in onore di Carmenta, considerati da molti le festività delle Streghe dell’Antica Roma.
STREGA O DEA?
A Roma, Carmenta fu Dea, Maga, e Profetessa, protettrice della donne, della gravidanza e della nascita, patrona delle levatrici.
Secondo alcuni, Carmenta era Madre di Evandro, avuto da Mercurio (o da Pallante). Pare che uno dei suoi nomi più antichi, fosse quello di Nicostrata, o Nicostrate, ritenuta la moglie di Mercurio, e facente parte di gruppo di antiche Divinità pre-romane.
Secondo Plutarco invece, Carmenta era la Parca addetta alla procreazione degli uomini, venerata soprattutto dalle madri.
Secondo un’altra tradizione fu invece una famosa Profetessa, che parlava in versi (il suo nome avrebbe dato la definizione di Carmina i componimenti poetici romani), morta a 110 anni, sepolta ai piedi del Campidoglio, sotto la porta che prese il suo nome e dove le venne eretto un tempio sede del suo culto pubblico, tramutandosi così in una Dea a tutti gli effetti.
IL NOME
Carmenta, deriverebbe dalla parola latina “carmen”, ovvero “canto”, “celebrazione” e “profezia”. Da qui deriva il termine “carme”, usato per indicare la preghiera religiosa, la poesia e la formula magica.
Ogni formula magica è infatti una poesia, e ciò che afferma è una predizione perché descrive ciò che accadrà.
Secondo Plutarco invece e il suo nome significherebbe “priva di senno”, in riferimento ai deliri dell’estasi provocati dall'essere posseduta dagli Dei.
UNA DEA DOPPIA
Carmenta era considerata anche una Dea Doppia.
Infatti, poiché la profezia può annunciare tanto un evento lieto quanto un evento doloroso, Carmenta divenne anche la protettrice delle due posizioni in cui si presentava il feto alla nascita.
Col nome di Prorsa o Anteverta, vegliava sui bambini che nascevano dalla parte della testa (posizione corrispondente alla profezia favorevole), mentre col nome di Postverta, sui bambini che nascevano podalici (che corrispondeva alla profezia sfavorevole).
Secondo il mito davanti alla profezia di Carmenta, si doveva mantenere lo stesso atteggiamento oggettivo e benevolo tanto davanti alle profezie liete che a quelle infauste.
Quando nasceva un bambino veniva portato al tempio perché gli si profetizzasse il futuro.
In seguito Carmenta divenne una Dea con due facce, come Giano, una rivolta al passato ed una al futuro, ed erano dette Antevorta (rivolta al prima) e Postvorta (rivolta al dopo).
Era comunque considerata una divinità oracolare, poiché la prima conosceva il passato e s'invocava per riparare i mali incorsi. La seconda prediceva l'avvenire e s'invocava per prevenire i mali venturi ed erano comunque ambedue invocate nei parti.
La Dea era venerata anche come l'inventrice dell'alfabeto latino e del calendario, perché anticamente il suo tempio era retto unicamente da Sacerdotesse che determinavano anche la cultura del popolo.
Era anche Dea della musica e della danza e veniva rappresentata con sul capo una corona di fave, il frutto che nasconde i suoi semi per cui doveva possedere i Sacri Misteri. Altro suo attributo era un'arpa con cui intonava le melodie dell'universo, attributo passato poi al Dio Apollo (Dio associato a Oracoli e Profetesse).
SACERDOTESSE E SIBILLE
Il Culto di Carmeta era ovviamente un importante culto femminile e le sue Sacerdotesse, o Carmente o Carmentali, si fusero poi con le Sibille, legate alla profezia e al vaticinio.
Nel suo tempio era proibito indossare abiti ed oggetti di pelle, in quanto erano le parti cadaveriche dell'animale ucciso.
A Carmenta era infatti proibito sacrificare animali e portare resti di animali uccisi.
Le donne incinte facevano offerte di riso e verdure a Carmenta in cambio di un parto sicuro, mentre chi voleva aumentare la propria fertilità, chiedeva a Carmenta di benedire le bacche selvatiche che poi avrebbe consumato.
INCANTESIMI CON CARMENTA
Ecco alcuni rituali o incantesimi che potete eseguire nel periodo dei Carmentalia.
*Se siete incinte o lo è una persona a voi vicina, questo è un momento favorevole per predire il sesso del bambino. Un antico metodo popolare consiste nell’attaccare un anello d’oro a un filo e tenerlo sopra il ventre della madre. Come un pendolo. Se l’anello prende un andamento circolare, significa che il nascituro è femmina. Se ondeggia avanti e indietro, il piccolo sarà certamente un maschio.
*Il periodo dei Carmentalia è buon momento per lavorare sulle vostre capacità profetiche. Al tramonto eseguite quest’incantesimo. In una tazza di acqua calda mettete cinque foglie d’alloro, una stecca di cannella e mezza arancia spremuta. Aggiungete mezzo cucchiaio di miele, e mentre mescolate in senso orario dite:
Carmenta Anteverta,
Carmenta Postverta,
Alla visione la mia mente è aperta.
Risveglia in me la profezia,
Mostrami il futuro
E così sia!
*Per avere un sogno profetico portato da Carmenta, in un sacchetto o pezzo di stoffa viola mettete in parti eguali petali di rosa e artemisia. Mettete il sacchetto sotto il cuscino dicendo:
Carmenta, Carmenta,
Portami in sogno,
La visione di cui ho bisogno.
*I Carmentalia sono un momento perfetto per sfruttare l'energia della creazione e dei nuovi inizi per aiutare a far nascere un progetto creativo.Prendete un pezzo di pietra di luna, andate all'aperto e guardate verso la luna. Visualizzate il cielo come una tela bianca pronta per la creazione. Tenendo la pietra di luna nella mano sinistra (ricettiva), connettetevi con l'energia del Divino e del cosmo e chiedete la loro guida. Lasciate che l'ispirazione fluisca attraverso di voi e la pietra, riempiendo sia voi che la pietra di luna con la sua vibrante energia. Meditate sui primi passi che dovete fare per il vostro progetto. Poi ringraziate silenziosamente il Divino per la sua guida e iniziate ad agire per dare vita al vostro sforzo creativo. Portate la pietra di luna con voi come un talismano dell'energia creativa che avete imbrigliato. Se mai doveste sentirvi stagnanti o insicuri sul prossimo passo da fare, usate la pietra di luna come condotto all'energia incanalata durante questo incantesimo.
© L’Almanacco delle Streghe