Nell’ultimo mese, abbiamo imparato a essere familiari con le immagini di Piazza Maidain, la Piazza dell’Indipendenza nel centro della città di Kyiv.

Non conoscevo i dettagli di questa piazza, e sin dalle prime ore dei drammatici eventi che ci stanno accompagnando da un mese a questa parte, sono rimasto colpito dall’imponenza della colonna nel centro della piazza sulla quale si erge trionfante la statua di una donna.

Berehynia.

La Dea protettrice della città di Kyiv e dell’Ucraina, tutta.

Ho provato a fare qualche ricerca su Berehynia, so che molti praticanti hanno deciso di impegnarsi attivamente con rituali, incantesimi, devozioni, petizioni e preghiere rivolte a questa Divinità per cercare di supportare in qualche modo il popolo ucraino.

Non sta a me dirvi come agire o come interfacciarvi con le energie. Ma credo che una buona base di conoscenza sia la base per qualsiasi operazione.

Ricercate, studiate e approfondite sempre prima di sollevare il Velo per comunicare con gli Spiriti e ricordatevi che solo perché voi conoscete loro, non è detto che loro (ri)conoscano voi.



UN PO’ DI MITOLOGIA…

Voitovych nel suo “Miti e Leggende dell’antica Ucraina”, scrive:

Berehynia protegge la casa, il fuoco della famiglia i neonati e i bambini piccoli dalle malattie e... dalla morte. Berehynia è diventata una guardiana della fedeltà della coppia sposata. Ogni volta che vede che il fuoco dell'amore sta per spegnersi, attizza e alimento il fuoco con dei rami, sorridendo...

Berehynia benedice il pich (la stufa) della casa. La pichka non rappresenta solo il centro di calore della casa, ma anche il simbolo spirituale, l'asse della vita familiare che unisce e protegge la famiglia (Nota: la pichka ucraina - stufa - è molto interessante. Non è solo il posto dove le persone cucinavano, ma ci si poteva anche dormire sopra perché era il posto più caldo nelle case tradizionali ucraine). Le donne di casa usavano decorare e abbellire la stufa rendendola colorata.  

Quando una giovane nuora arrivava in casa, si cuoceva una pagnotta di pane nella pichka, sull'altare di Berehynia, e quando era pronto, il pane veniva diviso in due parti uguali per il giovane marito e la giovane moglie.

Un’altra usanza era quella di appendere dei Rushnyky (asciugamani ricamati) con le raffigurazioni di Berehynia sopra le finestre e le porte - per proteggere la casa dalle potenze maligne.

Il secondo posto importante nella casa era il letto che veniva coperto da una coperta con gli ornamenti ricamati - rombi - come simbolo di fertilità. Berehynia era dunque anche la dea della fertilità.

Gli antichi Slavi credevano che quando nasceva un bambino gli venisse subito assegnato un destino buono o cattivo.  Le persone pregavano e chiedevano a Berehynia di mandare un buon destino ai propri figli.

Nei più antichi decorazione delle pysanka (le uova di pasqua ucraine), veniva raffigurata la dea Berehynia sempre con le mani alzate in alto. Il suo simbolo erano le doppie linee incrociate - si trovano su molte pysanka (uova decorate) e vyshyvankas (camicette ricamate)".



DEA PROTETTRICE O SPIRITO INQUIETO?

Oggi Berehynia è vista come una dea slava con una funzione di madre del focolare, protettrice della casa, ma questa sua visione pare essersi sviluppata solo in tempi davvero recenti.

Le sue origini sono molto più antiche o “oscure” sotto un certo punto di vista.

Secondo alcuni, Berehynia appartiene alla categoria delle Vile (o Villi).

Una Vila è una creatura simile a una ninfa che a seconda delle varie culture e tradizioni popolari, assume nomi e caratteristiche diverse.

Sono creature della notte, che controllano le tempeste e gli elementi a loro piacere. Vivono nei prati, negli stagni, nei boschi, sugli alberi, sui monti, sulle nuvole e negli oceani. Possono assumere diverse forme, e apparire ai viaggiatori sotto forma di cigno, cavallo, lupo, cervo bianco o orso, oltre che come bellissime donne.

Secondo alcune fonti le Villi son l'equivalente delle sirene anche se vivono sulla terraferma: sono elementali dell'aria, apparentemente belle fanciulle, ma quando si infuriano svelano il loro vero aspetto mostrando i loro becchi da uccello e la pelle squamosa.

Nella mitologia dei popoli slavi meridionali le Vile sono spiriti di giovani fanciulle morte prima del matrimonio perché tradite o abbandonate o giovani madri straziate dalla morte dei loro giovani bambini morti prematuramente per motivi ingiusti. Sono esseri vendicativi e spettrali, incapaci di trovare riposo eterno nella morte, che ogni notte tra il crepuscolo e l'alba cercano i traditori d'amore che costringono, con l'aiuto di rametti di vischio apparentemente magici, a ballare convulsamente fino a provocarne la morte per sfinimento o fino a che totalmente indeboliti non vengono gettati in un lago nelle loro vicinanze. Le Vile provano infatti un irrefrenabile desiderio e un amore incredibile per la danza. Alla morte del traditore le Vile si dileguano e con esse svanisce, finalmente placato, il fantasma della fanciulla morta per amore.
Le Vile sono note in Russia anche con il nome di Rusalki o Beregine da cui deriverebbe proprio il nome di Berehynia.

Il nome di questo spirito ha origine nella mitologia slava precristiana, ma nell'uso moderno ha due significati. La confusione nell'etimologia del nome deve al fatto che la parola slava "bereg" (берег) può significare sia "proteggere" ma anche "riva/sponda del fiume" e quindi forse indicare la soglia, il punto liminale dove terra e acqua si incontrano.

In origine, le oscure Rusalki, le fate fantasma chiamate Berehynias vivevano lungo i fiumi, i laghi e gli stagni ed erano considerate irascibili e pericolose. Gli argini dove si pensava si trovassero dovevano essere evitati da giovani uomini e donne, specialmente al buio.



LA PAURA DEI CRISTAINI

Quello che è certo è che Berehynia è una dea primordiale venerata in tutte le terre slave.

Il primo riferimento storico registrato a Berehynia proviene da uno scritto greco del sesto secolo nel quale si parla di divinità che ai cristiani era proibito venerare. Tra queste c'è "la Berehinia".

Pare infatti che le Bereginy fossero spiriti dell’acqua slavi che costituivano l’ora di Berehynia.  Le donne slave pagavano un omaggio pubblico alle Bereginy fino al Medioevo, con devozioni segrete che continuavano anche dopo. I cronisti cristiani si lamentavano che le Bereginy fossero spiriti pericolosi proprio a causa della persistenza con cui le donne continuavano a servirle in segreto. I rituali che una volta si tenevano apertamente sulle rive dei fiumi, alla fine si tenevano in luoghi segreti e privati. Le Bereginy non sono considerati del tutto benevoli: in Polonia, si diceva rapissero i bambini o di lasciare dei mutaforma nelle culle al posto dei neonati.  



SIMBOLO D’INDIPENDENZA

Dall'indipendenza ucraina nel 1991, Berehynia ha subito un'altra metamorfosi, identificandola con una combinazione tra i concetti di madre terra e rusalka. Oggi Berehynia è identificata come la "madre del focolare" associata alla tutela della nazione stessa. Questa metamorfosi si è originata a partire dalla fine degli anni '80, anche grazie a vari scrittori ucraini che le hanno attribuito i caratteri ideali della donna ucraina. Di conseguenza, Berehynia oggi trova anche posto nel nazionalismo ucraino, nel femminismo e nel neopaganesimo.

Nel 2001, una colonna con un monumento a Berehynia in cima, come protettrice di Kyiv, è stata eretta a Maidan Nezalezhnosti (Piazza dell'Indipendenza) nel centro della città, sul sito dell'ex monumento di Lenin.

La statua tiene un ramo di viburno, il simbolo nazionale per le donne, la maternità, l'anima della nazione e l'amore.

QUALCHE CORRISPONDENZA:

Altri Nomi: Beregina, Berehinia, Perehinia sono varianti russe; la variante polacca è Bóginki

Colore:Rosso

Pianta sacra: Kalinka, ovvero il viburnoù

Regno: Rive, fiumi, foreste e laghi



LA PREGHIERA ALLE DEE SLAVE

Sin dalle prime ore del conflitto tra Russia e Ucraina, sui social è iniziata a rimbalzare questo bellissimo inno rivolto a una serie di Divinità Slave:

Invoco l'antica Dea Ucrana Berehynia
Invoco la Nonna della foresta Baba Yaha
Invoco la Dea Madre Mokosh
Invoco la Madre Orsa che protegge i suoi cuccioli
Invoco Maty Zemlya Madre Terra, Madre di tutti
Invoco tutte le Madri Spirituali
Pace e protezione per il popolo ucraino
Pace e protezione per il popolo ucraino
Pace e protezione per il popolo ucraino.

LA MAGIA DEI RICAMI

L’arte ucraina del Vyshyvanka, ovvero del ricamo, è un’arte antica, tradizionale e magica.

Consiste in un punto a corce, ricamto con diversi intenti su lenzuola, tovaglie, asciugameni e vesti per fornire protezione amore, salute, prosperità…

Esistono tutta una serie di simboli specifici usati per creare questi talismani ricamati.

Fra questi troviamo il disegno del Derevo Zhyttya: L’Albero della Vita, che rappresenta proprio la Dea Berehynia e viene usato per ricamare talismani che portino rinovamente, immortalità, resurrezione e abbondanza.

L'UOVO DI BEREHYNIA



L'uovo
con il suo simbolismo legato alla creazione, alla rinascita alla vita è il simbolo centrale delle festività di Primavera.

Quella che vedete qui riportata è la riffigurazione di Berehynia su una pysanka, un uovo pasquale ucraino.

Se volete creare un talismano da porre al centro del vostro altare che rappresenti questa Dea, decorato un uovo di legno (se ne trovano facilmente in questo periodo in tutti i negozi di bricolage e casalinghi) disegnando questo simbolo.

IL SIGILLO PER L'EMERGENZA IN UCRAINA


Tante sono le iniziative di pace nate all’interno dei Circoli Pagani ufficialmente riconosciuti, o da parte di singoli praticanti, per quanto sta accadendo in Ucraina.

Cerco di parlarne poco, non perché voglio tapparmi gli occhi davanti all’orrore, ma perché semplicemente il silenzio è frutto di profonda preoccupazione e di dolore indicibile che angoscia noi tutti, per il quale è difficile trovare le parole.

Ho pensato a lungo a cosa poter fare come praticante per dare il mio contributo. Non sono in vena di grandi rituali, sono troppo destabilizzato dalla situazione. Non ne sarei forse nemmeno in grado, immensa sembra la responsabilità. E allora sono ricorso semplicemente al mio linguaggio magico preferito, quello che avete imparato ormai a conoscere: la lingua dei Sigilli Magici.

E così ecco un sigillo che ho disegnato per l’Ucraina.

Porta ovviamente i colori della sua bandiera il blu e il giallo: colori dell’Acqua e dell’Aria, elemento di vita il primo, affinché possa lenire le ferite inferte, facilitare il passaggio di chi non c’è più e cullare e purificare questa terra martoriata. Elemento d’ispirazione e di comunicazione il secondo, affinché permetta di aprirsi e trovare un dialogo. Al centro del Sigillo ho usato proprio il Tridente, simbolo e stemma ufficiale dell’Ucraina. Al di sotto il Simbolo della Pace che si estende in cuore aperto, per favorire l’empatia e la comprensione. Al di sopra una freccia che punta su un Occhio di Protezione posto a guardia di questo paese. Il tutto è sormontato da una Stella: Aradia! Colei che scese per liberare gli esseri umani dagli oppressori.

Usate il sigillo nelle vostre preghiere per l’Ucraina: caricatelo come preferite e bruciatelo sui vostri altari; incidetelo su una candela, attuateci sopra delle pratiche energetiche, o trovate altre modalità per usarlo.

Ma ricordiamoci di agire anche nella realtà materiale oltre che sul piano energetico: scorrete il carosello e troverete alcune delle numerose iniziative per aiutare l’Ucraina.

Questo è il momento di agire, Streghe!

© L’Almanacco delle Streghe